Uomo con problemi di alopecia

Conoscere per Prevenire e Curare

Alopecia è un termine generico che indica un diradamento o una caduta di capelli non fisiologica. Esistono varie forme di alopecia:
  • Alopecia localizzata: androgenetica, areata, da trazione e cicatriziale
  • Alopecia diffusa: telogen effluvium, areata totale e da farmaci
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Uomo con problemi di alopecia

Alopecia Androgenetica

L’alopecia androgenetica (calvizie comune) è la più frequente affezione del cuoio capelluto. Nel sesso maschile è così diffusa che molti autori la considerano una condizione fisiologica e non una malattia; di fatto, praticamente tutti i maschi presentano segni più o meno evidenti di calvizie con l’aumentare dell’età.

Uomo con alopecia androgenetica - Prima dei trattamenti anticaduta

Nell’alopecia androgenetica i follicoli piliferi vanno incontro a una progressiva trasformazione – miniaturizzazione – che li rende via via più piccoli e superficiali. I follicoli miniaturizzati producono peli proporzionali alle loro dimensioni e, quindi, peli sottili scarsamente pigmentati. La progressiva miniaturizzazione follicolare che caratterizza l’alopecia androgenetica è conseguenza dell’effetto degli ormoni androgeni – in particolare del deidrotestosterone – sul follicolo. Tuttavia, nei soggetti di sesso maschile, i livelli ematici di questi ormoni risultano essere assolutamente normali. Nella donna, invece, l’alopecia androgenetica può essere, talvolta, un segno clinico di iperandrogenismo. I fattori genetici influiscono, in entrambi i sessi, sia sull’età in cui l’alopecia androgenetica insorge che sulla sua gravità.

Alopecia Androgenetica Maschile e Femminile

Alopecia androgenetica maschile: è caratterizzata da una progressiva recessione dell’attaccatura dei capelli e da un progressivo diradamento dei capelli nella zona del vertice. La sua gravità è valutata utilizzando la “Scala di Hamilton” che distingue 12 gradi di calvizie in base alla localizzazione e all’estensione della malattia. Il suo esordio non è mai acuto: il paziente nota un lento e progressivo diradamento dei capelli a livello della regione temporale (stempiatura) e talvolta del vertice; generalmente, il diradamento non si associa a una aumentata caduta di capelli mentre viene, spesso, riferito un cambiamento nella loro consistenza e nel loro spessore.

 

Alopecia androgenetica femminile: interessa il vertice e la regione frontale senza recessione della linea frontotemporale. Nelle donne con capelli lunghi, la progressione della malattia porta ad una graduale riduzione della massa dei capelli, tanto che spesso le pazienti tagliano i capelli sempre più corti per mascherare questa diminuzione di volume. La gravità dell’alopecia androgenetica femminile è valutata utilizzando la “Scala di Ludwig che distingue tre stadi di gravità crescenti. Nelle donne con alopecia androgenetica grave è importante escludere la possibile presenza di affezioni associate ad eccessiva produzione di androgeni, fra cui: la sindrome dell’ovaio policistico, l’iperplasia congenita delle surrenali e tumori ovarici. Il decorso della malattia, cronico e progressivo, può essere aggravato da condizioni patologiche che fanno aumentare la caduta e accelerano il processo di miniaturizzazione follicolare.

Alopecia Areata

Testa di donna con alopecia areata

La Alopecia Areata può Essere Distinta in:

  • alopecia in chiazze;
  • alopecia totale che coinvolge tutto il cuoio capelluto;
  • alopecia universale che coinvolge tutti i peli del corpo.

Quando l’alopecia areata coinvolge tutto il cuoio capelluto si parla di alopecia totale, mentre quando sono interessati tutti i peli del corpo, di alopecia universale. Questa distinzione non è assolutamente rigida, in quanto anche i pazienti con alopecia totale o universale presentano spesso qualche ciuffo superstite di capelli. Il decorso è imprevedibile però di solito i casi di alopecia areata che interessano più del 10% del cuoio capelluto hanno una prognosi peggiore.

Testa di donna con alopecia areata

I capelli bianchi sono spesso risparmiati dalla malattia e, quando questa ha un esordio acuto, può accadere che il paziente si ritrovi improvvisamente con tutti i capelli bianchi dal momento che l’alopecia areata ha colpito successivamente i capelli pigmentati. Anche in fase di ricrescita, i capelli sono spesso inizialmente bianchi o di un colore più chiaro di quello originale. Una ciocca bianca può persistere anche per anni dopo la guarigione della malattia.

L’alopecia areata è una affezione a patogenesi autoimmune, sostenuta da una risposta dell’organismo contro un antigene del follicolo pilifero. L’eziologia dell’alopecia areata è sconosciuta, sebbene sia opinione diffusa che un fattore scatenante, probabilmente psicosomatico o virale, sia in grado di innescare il processo autoimmune in soggetti geneticamente predisposti. Le statistiche infatti dimostrano che circa il 42% dei pazienti hanno evidenziato “familiarità” con la alopecia areata.

Nell’alopecia areata si ha una profonda alterazione della dinamica del ciclo follicolare che però non comporta una distruzione permanente del follicolo. I follicoli colpiti dall’alopecia areata interrompono la loro fase di crescita ed entrano prematuramente in riposo. A seconda della severità con cui il follicolo viene colpito, il pelo può essere gravemente danneggiato e rompersi pochi millimetri dopo la sua fuoriuscita dal follicolo (il cosiddetto capello a punto esclamativo). In altri casi, può essere solo lievemente danneggiato e cadere come pelo in fase “telogen”. Talvolta e seppur con difficoltà, il follicolo colpito riesce a prolungare la fase ”anagen” producendo però un pelo distrofico. La malattia esordisce acutamente con la comparsa di una o più chiazze alopeciche di forma rotondeggiante, asintomatiche, senza alcuna reazione infiammatoria a livello del cuoio capelluto. La zona più colpita è la regione parietale. Quando e qualora la chiazza alopecica si localizza in sede temporo-occipitale, in corrispondenza dell’attaccatura dei capelli, si parla di ofiasi.

Alopecia da Trazione

Donna disperata con le mani nei capelli

Acconciature e/o trattamenti estetici errati possono essere causa di alopecia da trazione.

Le principali cause di alopecia da trazione sono le seguenti:

  • traumi accidentali;
  • acconciature: coda di cavallo, treccine, fascia frontale, fermagli per capelli.
  • trattamenti estetici: bigodini stretti, arricciacapelli, stiracapelli, spazzolature.
  • tricotillomania: l’abitudine di tirarsi e strapparsi le ciocche di capelli è un processo molto più comune nel bambino, generalmente transitorio e che deve essere considerato alla stregua di un semplice tic. Nell’adulto, invece, porta spesso ad una prognosi grave in quanto rappresenta un sintomo di patologie psichiatriche.

Le chiazze alopeciche hanno un aspetto bizzarro, non sono completamente prive di capelli ma appaiono irregolarmente ricoperte da peli tronchi e spezzati. I capelli intorno alla chiazza sono spesso opachi e parzialmente danneggiati.

Alopecia Cicatriziale

Diverse affezioni come ustioni, traumi meccanici, malattie infettive, lupus, lichen, follicolite decalvante, possono provocare la distruzione definitiva dei follicoli piliferi e quindi un’alopecia cicatriziale. Le manifestazioni cliniche delle alopecie cicatriziali sono correlate al numero e alla distribuzione dei follicoli interessati. L’alopecia cicatriziale può, pertanto, determinare una calvizie diffusa o non dar luogo a manifestazioni cliniche evidenti.

Telogen Effluvium

Testa di donna con problemi di capelli

Con questo termine si definisce una caduta diffusa di capelli in fasetelogen” ed è conseguenza del passaggio simultaneo di un elevato numero di follicoli dalla fase di crescita alla fase di riposo. La caduta dei capelli diventa evidente circa tre mesi dopo l’entrata a riposo del follicolo, in quanto il pelo rimane normalmente ancorato ad esso per tutta la durata del telogen, e viene eliminato soltanto quando il follicolo riprende la sua attività di crescita e produce un nuovo pelo.

Il “telogen effluviumpuò colpire entrambi i sessi anche se è più frequente nel sesso femminile in tutte le età della vita. Il paziente lamenta un aumento della caduta dei capelli sia al momento del lavaggio, sia nel corso della giornata. Sono talvolta presenti fenomeni come bruciore e sensazione di formicolio a livello del cuoio capelluto. A seconda del numero di follicoli coinvolti può essere più o meno evidente un diradamento dei capelli.

In genere, affinché un’alopecia sia clinicamente evidente, è necessario che cadano più del 50% dei capelli. Soprattutto nelle forme acute, il paziente è molto preoccupato e ansioso; un’accurata storia clinica permette, in molti casi, di risalire all’evento che ha provocato il telogen effluvium. Questo evento va ricercato circa tre mesi prima dell’inizio delle manifestazioni cliniche.

Possibili cause di telogen effluvium: raggi ultravioletti, fumo, febbre elevata, interventi chirurgici, malattie sistemiche (ad es.: diabete), iper e ipotiroidismo, diete dimagranti, anemia da carenza di ferro, post partum, Farmaci e Stress.

Alopecia da Farmaci

Molti farmaci provocano come effetto collaterale la caduta di capelli. È opportuno fare ad esempio attenzione alla vitamina A e al Beta Carotene: un uso protratto di integratori contenenti queste sostanze può avere come conseguenza un’aumentata caduta di capelli. Altri farmaci che possono favorire la caduta di capelli sono gli anticoagulanti, gli antidepressivi, i farmaci utilizzati per abbassare i livelli di colesterolo, i farmaci antivirali e i beta bloccanti.

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